Il Presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Costa Giancarlo Vallesi ha ritenuto, nella seduta odierna dell’assemblea consortile, di proporre la sospensione della delibera n°7 dell’8 maggio 2015 che tante discussioni ha suscitato la scorsa settimana. L’assemblea ha approvato la proposta del presidente che così si è espresso. “Ho ritenuto di recepire la richiesta della Regione Toscana che parla di riconsiderare i contenuti della delibera per tutelare il buon nome del Consorzio su un tema che poteva essere male interpretato. Prendo atto con rammarico che si sono fatte considerazioni pericolose e dannose per il Consorzio, la cui azione è stata sempre improntata nel rispetto della legge 79/2012 e ciò è avvenuto anche in questa circostanza. Credo che una diversa formulazione della delibera, che potrà essere fatta nel corso delle prossime assemblee, potrà far meglio comprendere il ruolo, le responsabilità e l’indennità del direttore generale al quale, è bene ricordarlo, la legge regionale 79/2012 affida un ruolo fondamentale nella gestione del Consorzio. Il Toscana Costa si occupa di un territorio di circa 270.000 Ha, con 60 dipendenti e oltre 7 milioni di euro di ruolo emesso”.
Presente all’assemblea anche il presidente Urbat Marco Bottino. “Si è inutilmente tentato, attraverso questa vicenda, di attaccare il Consorzio Toscana Costa – ha detto - tirando in ballo vecchie argomentazioni e strumentalizzazioni. Sono ancor di più dispiaciuto che questo sia accaduto al Toscana Costa il cui lavoro è stato sempre molto apprezzato sia sul territorio che a livello regionale. Basti pensare al cambiamento operato da questo Consorzio sull’Isola d’Elba proprio all’indomani dell’alluvione del 2012. Non si chiudano gli occhi di fronte al prezioso lavoro dei Consorzi per cavalcare argomenti demagogici che magari consentono di scrivere qualche riga sui giornali, ma screditano enti che la Regione ha voluto protagonisti sul territorio”. A sostenere la reputazione e l’immagine del Toscana Costa anche molti consiglieri. “Provo molta amarezza per questa vicenda - ha sostenuto l’assessore Vito Bartalesi del Comune di Campiglia Marittima – l’immagine di uno dei pochi enti che oggi funzionano è stata macchiata perché in maniera becera e demagogica si è voluto strumentalizzare un’inesattezza tecnica. Abbiamo una responsabilità anche etica e sociale e abbiamo il dovere di rilanciare questa questione”. “Sospendiamo la delibera - ha aggiunto il consigliere Angela Rossetti - ma non manipoliamo le discussioni che si svolgono in assemblea per motivazioni altre, queste nel rispetto di noi che siamo qui e lavoriamo nell’interesse generale”.