Lunedì 13 Febbraio 2023, alle ore 21:20, andrà in onda la puntata del programma TV PRESA DIRETTA, su Rai 3, condotta da Riccardo Iacona e dedicata al mondo delle Bonifica, dove sarà presente anche il Consorzio 5 Toscana Costa.
Il secondo appuntamento con le grandi inchieste di PresaDiretta, dedicato ad “uno degli effetti più drammatici del cambiamento climatico: la mancanza di acqua”. Presa diretta ha fatto un viaggio lungo il corso del Po per capire cosa sta succedendo al più lungo fiume italiano. Cosa fare per arginare il disastro? Sono tanti i modelli positivi sia in Italia che in Europa. PresaDiretta è venuta anche qua in Toscana, in Val di Cornia, per scoprire gli interventi sulla Ricarica della Falda realizzati dal Consorzio 5 Toscana Costa in collaborazione con ASA Srl, Regione Toscana e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Gli interventi realizzati sono due: l’impianto di Ricarica della falda in condizioni controllate e la riqualificazione morfologica di alcuni tratti del fiume Cornia.
Il primo, l’impianto di ricarica della falda in condizioni controllate, denominato MAR, «Managed Aquifer Recharge» è una soluzione per incrementare la ricarica naturale di un sistema idrico. Il sito è stato individuato in una depressione del terreno formata dal vecchio paleoalveo del Fiume Cornia, dopo studi idrogeologici e geofisici della zona. Il sistema di derivazione delle acque è costituito da un’opera di presa e da un impianto di sollevamento sulla sponda destra del fiume Cornia. La derivazione è attiva quando la portata del fiume supera il minimo deflusso ecologico, mentre un sistema di monitoraggio dedicato permette di interrompere la derivazione nel caso di presenza di sostanze indesiderate nelle acque del fiume. I vantaggi di queste soluzioni sono quelli relativi ai bassi costi d’investimento rispetto agli invasi superficiali (1€ Mc contro 5-6-€ Mc), capacità di immagazzinamento di grandi volumi d'acqua nel sottosuolo, in quanto il serbatoio è l’acquifero naturale, bassi costi di trasferimento dell’acqua utilizzando la capacità di trasporto della falda sotterranea, necessità di aree di estensione limitata, riduzione dei fenomeni evaporativi e di proliferazione di alghe e insetti. Con questo intervento si è immagazzinato in falda circa 500.000 mc all’anno di acqua.
Il secondo è un intervento realizzato in 3 distinti tratti del fiume Cornia (per un totale di 1.150 metri lineari) nella cosiddetta “zona dei meandri” nel Comune di Suvereto, nella quale l’alveo è a diretto contatto con la falda freatica con il fine principale di incrementare il ravvenamento naturale della falda stessa. L’intervento di riqualificazione fluviale mira a riportare il corso d’acqua in una condizione di equilibrio ecologico e morfologico. La forte pressione antropica ha comportato il restringimento e l’incisione dell’alveo attivo del corso d’acqua principale, con conseguente riduzione della piana inondabile, impoverimento ecologico e diminuzione del ravvenamento naturale della falda.
Dal punto di vista morfologico è stato ridisegnato l’alveo attivo del fiume in modo da incrementare la superficie di contatto con l’acqua con benefici sulla ricarica naturale.
Infatti si è ottenuto un incremento della infiltrazione in falda di circa 1.300.000 / 1.500.000 mc all’anno.
Dal punto di vista vegetazionale si è infine proceduto alla rimozione della vegetazione invasiva ed a mettere a dimora essenze arboree.
Il tutto ha prodotto un miglioramento della qualità ecologica del fiume.
Il concetto dietro la realizzazione di queste opere è quello di fare tesoro dell’acqua nei periodi in cui questa è disponibile, ovvero nei periodi umidi, nel grande serbatoio dove questa naturalmente si trova, ovvero nel sottosuolo.